lunedì 6 aprile 2009

-Mitologia grecia- -2- Mostri dell'antica grecia

Mostri della mitologia greca

NOME DESCRIZIONE CONTESTO MITOLOGICO
Argo Gigante con cento occhi, noto anche come Panopte ('tutt'occhi') Era lo pose come guardiano di Io, la vacca sacra di cui era gelosa; fu ucciso da Ermes, a cui Zeus aveva ordinato di liberare Io, e i suoi occhi furono messi sulla coda del pavone, l'uccello consacrato a Era
Arpie Figlie di Taumante ed Elettra, appaiono originariamente come divinità bellissime, e più tardi come mostri alati con volti di donna, corpi d'uccello e artigli terribili Tormentatrici del profeta cieco Fineo, furono scacciate dagli Argonauti Zete e Caleo
Cariddi Mostro marino, che beve e poi sputa fuori l'acqua tre volte al giorno; vive sul lato siciliano dello stretto di Messina Cariddi fu tramutata in scoglio da Zeus per aver rubato a Eracle le mandrie di Gerione
Centauri Esseri mostruosi, con il busto d'uomo e la metà posteriore di cavallo, che abitavano le montagne della Tesssaglia e dell'Arcadia Teseo e Piritoo li cacciarono dalla Tessaglia, dopo che avevano cercato di rapire la sposa del re dei Lapiti durante il banchetto di nozze
Cerbero Cane con tre teste e coda di drago, che fa la guardia all'entrata dell'Ade; a volte è descritto con cento teste e una criniera di serpenti Posto a guardia dell'Ade, non permette a nessuno di andarsene; Orfeo, però, lo incantò con la musica della sua lira e riuscì a fuggire
Ceto Mostruosa creatura marina, figlia di Ponto e Gaia Poseidone, in collera con Cassiopea, moglie del re dell'Etiopia, per la sua vanagloria, la mandò a devastare il paese; venne uccisa da Perseo per salvare Andromeda, figlia di Cassiopea
Chimera Creatura sputa-fuoco che ha il corpo di capra, testa di leone e coda di serpente Fu uccisa da Bellerofonte, con l'aiuto del cavallo alato Pegaso, su infida richiesta di Iobate, re della Licia
Ciclopi Giganteschi esseri cannibali; hanno un grande occhio in mezzo alla fronte Il ciclope più noto è Polifemo, figlio di Poseidone, che fu ingannato e accecato da Ulisse
Cinghiale di Calidone Cinghiale di dimensioni enormi Artemide in collera con Eneo, re di Calidone, mandò il cinghiale a devastarne i campi; fu ucciso da Meleagro, figlio di Eneo
Echidna Mostro metà donna e metà serpente Abitava in una caverna della Cilicia; poiché divorava i passanti fu uccisa da Argo
Erinni o Furie Mostri alati con serpenti al posto dei capelli e lacrime di sangue che scendono dagli occhi Orribili divinità vendicative perseguono in particolare i delitti contro la famiglia; venivano chiamate anche Eumenidi ('dee benevole') per lusingarle
Gerione Gigante con tre teste e tre busti, che viveva sulla costa dell'Iberia o dell'Epiro Possedeva una mandria di buoi rossi, di cui Eracle, dopo aver ucciso Gerione e le sue guardie, s'impossessò per compiere la sua decima fatica
Gorgoni Figlie della divinità marina Forcide e di Ceto, sono simili a draghi, hanno il corpo coperto da squame d'oro, serpenti al posto dei capelli, enormi ali e zanne come quelle dei cinghiali; chi le guardava era tramutato in pietra Perseo, con l'aiuto di Ermes e Atena, uccise l'unica mortale fra le Gorgoni, Medusa; dal suo collo reciso nacquero Pegaso e Crisaore
Graie Vecchie sorelle, figlie di Forcide e Ceto; coi capelli grigi fin dalla nascita, avevano un solo dente e un solo occhio che usavano a turno Perseo rubò il loro unico occhio e il loro unico dente, e glieli ridiede solo dopo che gli promisero di aiutarlo a uccidere Medusa
Idra Mostro a più teste, con alito velenoso e una testa immortale, che viveva in una palude vicino a Lerna Fu uccisa da Eracle, nella seconda delle sue fatiche, con frecce infuocate; il suo sangue fu utilizzato da Eracle per avvelenare le sue frecce
Leone di Nemea Animale invulnerabile, figlio di Echidna e fratello di Tifone Eracle lo strangolò per portare a termine la sua prima fatica: prendere la pelle del leone di Nemea
Minotauro Mostro con corpo umano e testa di toro, che si nutre di uomini Figlio di Pasifae, moglie di Minosse, re di Creta, e di un toro bianco, fu ucciso da Teseo nel labirinto di Creta, con l'aiuto di Arianna, la figlia di Minosse
Ortro Cane bicefalo custode della mandria di Gerione Figlio di Echidna e Tifone e fratello di Cerbero, venne ucciso da Eracle per compiere la sua decima fatica
Pegaso Cavallo selvaggio alato Figlio del dio del mare Poseidone e della gorgone Medusa, divenne il portatore del tuono e del lampo di Zeus. Catturato e addomesticato da Bellerofonte, lo disarcionò quando cercò di volare in cima al monte Olimpo
Pitone Gigantesco serpente originario delle pendici boscose del Parnaso, vicino a Delfi A guardia dell'oracolo finché non fu ucciso da Apollo. I giochi Pitici furono istituiti da Apollo stesso per commemorarlo
Satiri Divinità dei boschi e delle montagne, e compagni del dio Dioniso, con orecchie appuntite, corna, zoccoli di caprone, coda e a volte zampe di capra Secondo Esiodo erano fratelli delle ninfe; secondo un'altra tradizione erano uomini puniti da Era per la loro negligenza nei confronti di Dioniso
Scilla Mostro marino con corpo di donna circondato, nella parte inferiore, da sei cani che divorano tutto; vive sul lato calabrese dello stretto di Messina Scilla, bellissima fanciulla amata da Glauco, fu trasformata in mostro dalla maga Circe per gelosia
Sfinge Mostro con testa e petto di donna, corpo di leone e ali di uccello Insediatasi nei pressi di Tebe, poneva un indovinello a chi voleva entrare in città e lo uccideva se non era in grado di risolverlo; si uccise dopo che Edipo riuscì a risolvere l'enigma
Sirene Ninfe del mare, con corpi di uccello e teste di donna; successivamente vennero rappresentate con corpi di donna che terminano con una coda di pesce Con il loro canto melodioso attirano i marinai sulla loro isola per poi cibarsene; nell'Odissea Ulisse resiste al richiamo delle sirene facendosi legare all'albero maestro
Tifone Mezzo uomo e mezzo belva, aveva dimensioni enormi; le sue mani invece delle dita avevano cento teste, nella parte inferiore era circondato di vipere e lanciava fiamme dagli occhi Dopo un lungo combattimento con Zeus, Tifone fuggì attraverso il mare di Sicilia; Zeus gli lanciò contro l'Etna; la lava che fuoriesce dall'Etna, sarebbe vomitata dal mostro
Tritone Animale marino con torso umano e coda di pesce; figlio del dio del mare Poseidone e di Anfirite, aveva la capacità di alzare e placare le onde del mare con la sua conchiglia; in leggende successive è il nome generico con cui ci si riferisce alle divinità marine Salvò gli Argonauti quando una tempesta condusse la loro nave sulla costa libica

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