mercoledì 8 aprile 2009

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lunedì 6 aprile 2009

Isole Aran

Isole Aran

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 53°07′N 9°42′W / 53.117, -9.7

Le Isole Aran (Oileáin Árann in gaelico) sono un gruppo di tre isole situate all'imbocco della baia di Galway, nella Repubblica d'Irlanda. Sebbene siano più vicine e simili come paesaggio al Clare, fanno parte amministrativamente della contea di Galway.

Sono in ordine di grandezza o, se si preferisce, da ovest verso est:

Geografia e geologia


Panoramica
Vista delle Aran dalle Scogliere di Moher: la prima in evidenza è Inisheer, che copre Inishmann e la più vasta ed ultima, Inishmore

Isole Aran
Suggestiva panoramica al tramonto

L'isola principale è Inishmore (in gaelico: Inis Mór) con una popolazione di 831 persone. Il porto di Kilronan (Cill Rónáin) è l'abitato principale dell'isola (270 abitanti). La seconda in termini di grandezza è Inishmaan (Inis Meáin) che è la meno popolata delle tre (187 abitanti) e la più piccola e più orientale è Inisheer (Inis Oírr, o Inis Oirtheach) con 262 abitanti.

Le isole sono formate quasi interamente da materiale calcareo, molto affine a quello del Burren, situato sulla terraferma irlandese poco più a sud, che non alle formazioni granitiche del più vicino Connemara: evidentissima questa conformazione geologica nella parte di Inishmore chiamata Wormhole, una scogliera calcarea a picco sul mare.

Su Inishmore si trovano diverse fortificazioni risalenti all'età del ferro fra le quali spiccano Dún Aengus (Dún Aonghasa) e Dún Dúchathair. Celebri delle tre isole, specialmente la maggiore, sono gli Aran sweaters, maglioni di lana con motivi che variano a seconda delle famiglie del posto. Secondo la tradizione ogni famiglia usava un suo proprio motivo diverso dalle altre di modo che se un pescatore fosse perito in mare sarebbe stato possibile riconoscerlo dal maglione che indossava.

Le isole sono raggiungibili con dei traghetti da Doolin, presso le Cliffs of Moher, nel Clare, oppure da Rossaveal, nella Contea di Galway.

Il modo piu` panoramico ed emozionante per raggiungere le isole e` per via aerea, a bordo di uno dei piccoli aerei BN2A Islander della compagnia Aer Arann. L'aeroporto sulla terraferma e` il Connemara Airport, in localita` Inverin a poca distanza da Galway. Il volo dura circa 10 minuti (costo circa 40 Euro a/r nel 2007).

Una volta nelle isole il mezzo di trasporto da preferire per godere appieno delle bellezze del luogo e` un giro lento in bicicletta. Nel villaggio e` presente un noleggio.

Cultura ed economia


Inishmore
La costa calcarea e frastagliata meridionale dell'isola maggiore spazzata dal vento e dall'Atlantico e rimasta inalterata dai tenativi di fertilizzazione dell'uomo

Il tipico paesaggio delle Isole, con i muretti a secco

Le tre isole sono sempre state una roccaforte della lingua irlandese, ancora parlata come linguaggio corrente, e sono quindi un'importantissima oasi Gaeltacht. Raggiunte dalla corrente elettrica e da servizi mediatici soltanto molto recentemente, stanno un po' perdendo questa loro tradizione fortissima, sia per i servizi televisivi di alcuni canali che trasmettono esclusivamente in lingua gaelica, sia per la tendenza delle nuove generazione a raggiungere la terraferma e ad abbandonare il luogo di nascita.

La popolazione delle Aran ha un comportamento ambiguo con i visitatori: generalmente tendono a parlare coi visitatori, ma sempre con un certo spirito conservativo della loro fortissima cultura, divenendo improvvisamente distaccati in alcune occasioni. Quest'ultima situazione è alimentata anche dal fatto che le isole sono abbastanza piccole, consentendo agli abitanti di conoscersi bene, relegando spesso gli estranei ad intrusi della normale vita mondana.

Le principali attività economiche sono senza dubbio la pesca e il turismo, nonché forme abbastanza primitive di agricoltura e allevamento del bestiame. Fatto abbastanza particolare, la presenza di terreni oggigiorno coltivabili o adibiti a prato grazie ad un estenuante lavoro fatto nei secoli dagli abitanti delle isole, che rimossero parti pietrose dell'isola a mano o coltivarono le fessure delle rocce calcaree, fertilizzando il terreno con alghe marine e altri tipi di particolare flora oceanica.

I maglioni e i currach

Sulle Aran si producono maglioni che nell'arco del XX secolo hanno accresciuto notevolmente la loro fama anche a livello mondiale. Fatti con della lana abbastanza grezza, si caratterizzano per i disegni formati da vari stili (circa 5-6) che percorrono il maglione in maniera verticale, comprendendo spesso anche le maniche.

I currach, particolari piccole imbarcazioni tipiche dell'Irlanda occidentale, sono presenti con molte particolarità del luogo: vengono costruiti con un'impalcatura molto leggera e ricoperti di materiale bituminoso. Affidabilissimi nel maltempo tipico che affligge le zone, sono comunque assolutamente poco resistenti agli urti e talmente leggere che i pescatori delle Aran non possono indossarvi scarpe, ma solo particolari calzature fatte con materiale di capra, chiamate pampooties.

-Mitologia grecia- -2- Mostri dell'antica grecia

Mostri della mitologia greca

NOME DESCRIZIONE CONTESTO MITOLOGICO
Argo Gigante con cento occhi, noto anche come Panopte ('tutt'occhi') Era lo pose come guardiano di Io, la vacca sacra di cui era gelosa; fu ucciso da Ermes, a cui Zeus aveva ordinato di liberare Io, e i suoi occhi furono messi sulla coda del pavone, l'uccello consacrato a Era
Arpie Figlie di Taumante ed Elettra, appaiono originariamente come divinità bellissime, e più tardi come mostri alati con volti di donna, corpi d'uccello e artigli terribili Tormentatrici del profeta cieco Fineo, furono scacciate dagli Argonauti Zete e Caleo
Cariddi Mostro marino, che beve e poi sputa fuori l'acqua tre volte al giorno; vive sul lato siciliano dello stretto di Messina Cariddi fu tramutata in scoglio da Zeus per aver rubato a Eracle le mandrie di Gerione
Centauri Esseri mostruosi, con il busto d'uomo e la metà posteriore di cavallo, che abitavano le montagne della Tesssaglia e dell'Arcadia Teseo e Piritoo li cacciarono dalla Tessaglia, dopo che avevano cercato di rapire la sposa del re dei Lapiti durante il banchetto di nozze
Cerbero Cane con tre teste e coda di drago, che fa la guardia all'entrata dell'Ade; a volte è descritto con cento teste e una criniera di serpenti Posto a guardia dell'Ade, non permette a nessuno di andarsene; Orfeo, però, lo incantò con la musica della sua lira e riuscì a fuggire
Ceto Mostruosa creatura marina, figlia di Ponto e Gaia Poseidone, in collera con Cassiopea, moglie del re dell'Etiopia, per la sua vanagloria, la mandò a devastare il paese; venne uccisa da Perseo per salvare Andromeda, figlia di Cassiopea
Chimera Creatura sputa-fuoco che ha il corpo di capra, testa di leone e coda di serpente Fu uccisa da Bellerofonte, con l'aiuto del cavallo alato Pegaso, su infida richiesta di Iobate, re della Licia
Ciclopi Giganteschi esseri cannibali; hanno un grande occhio in mezzo alla fronte Il ciclope più noto è Polifemo, figlio di Poseidone, che fu ingannato e accecato da Ulisse
Cinghiale di Calidone Cinghiale di dimensioni enormi Artemide in collera con Eneo, re di Calidone, mandò il cinghiale a devastarne i campi; fu ucciso da Meleagro, figlio di Eneo
Echidna Mostro metà donna e metà serpente Abitava in una caverna della Cilicia; poiché divorava i passanti fu uccisa da Argo
Erinni o Furie Mostri alati con serpenti al posto dei capelli e lacrime di sangue che scendono dagli occhi Orribili divinità vendicative perseguono in particolare i delitti contro la famiglia; venivano chiamate anche Eumenidi ('dee benevole') per lusingarle
Gerione Gigante con tre teste e tre busti, che viveva sulla costa dell'Iberia o dell'Epiro Possedeva una mandria di buoi rossi, di cui Eracle, dopo aver ucciso Gerione e le sue guardie, s'impossessò per compiere la sua decima fatica
Gorgoni Figlie della divinità marina Forcide e di Ceto, sono simili a draghi, hanno il corpo coperto da squame d'oro, serpenti al posto dei capelli, enormi ali e zanne come quelle dei cinghiali; chi le guardava era tramutato in pietra Perseo, con l'aiuto di Ermes e Atena, uccise l'unica mortale fra le Gorgoni, Medusa; dal suo collo reciso nacquero Pegaso e Crisaore
Graie Vecchie sorelle, figlie di Forcide e Ceto; coi capelli grigi fin dalla nascita, avevano un solo dente e un solo occhio che usavano a turno Perseo rubò il loro unico occhio e il loro unico dente, e glieli ridiede solo dopo che gli promisero di aiutarlo a uccidere Medusa
Idra Mostro a più teste, con alito velenoso e una testa immortale, che viveva in una palude vicino a Lerna Fu uccisa da Eracle, nella seconda delle sue fatiche, con frecce infuocate; il suo sangue fu utilizzato da Eracle per avvelenare le sue frecce
Leone di Nemea Animale invulnerabile, figlio di Echidna e fratello di Tifone Eracle lo strangolò per portare a termine la sua prima fatica: prendere la pelle del leone di Nemea
Minotauro Mostro con corpo umano e testa di toro, che si nutre di uomini Figlio di Pasifae, moglie di Minosse, re di Creta, e di un toro bianco, fu ucciso da Teseo nel labirinto di Creta, con l'aiuto di Arianna, la figlia di Minosse
Ortro Cane bicefalo custode della mandria di Gerione Figlio di Echidna e Tifone e fratello di Cerbero, venne ucciso da Eracle per compiere la sua decima fatica
Pegaso Cavallo selvaggio alato Figlio del dio del mare Poseidone e della gorgone Medusa, divenne il portatore del tuono e del lampo di Zeus. Catturato e addomesticato da Bellerofonte, lo disarcionò quando cercò di volare in cima al monte Olimpo
Pitone Gigantesco serpente originario delle pendici boscose del Parnaso, vicino a Delfi A guardia dell'oracolo finché non fu ucciso da Apollo. I giochi Pitici furono istituiti da Apollo stesso per commemorarlo
Satiri Divinità dei boschi e delle montagne, e compagni del dio Dioniso, con orecchie appuntite, corna, zoccoli di caprone, coda e a volte zampe di capra Secondo Esiodo erano fratelli delle ninfe; secondo un'altra tradizione erano uomini puniti da Era per la loro negligenza nei confronti di Dioniso
Scilla Mostro marino con corpo di donna circondato, nella parte inferiore, da sei cani che divorano tutto; vive sul lato calabrese dello stretto di Messina Scilla, bellissima fanciulla amata da Glauco, fu trasformata in mostro dalla maga Circe per gelosia
Sfinge Mostro con testa e petto di donna, corpo di leone e ali di uccello Insediatasi nei pressi di Tebe, poneva un indovinello a chi voleva entrare in città e lo uccideva se non era in grado di risolverlo; si uccise dopo che Edipo riuscì a risolvere l'enigma
Sirene Ninfe del mare, con corpi di uccello e teste di donna; successivamente vennero rappresentate con corpi di donna che terminano con una coda di pesce Con il loro canto melodioso attirano i marinai sulla loro isola per poi cibarsene; nell'Odissea Ulisse resiste al richiamo delle sirene facendosi legare all'albero maestro
Tifone Mezzo uomo e mezzo belva, aveva dimensioni enormi; le sue mani invece delle dita avevano cento teste, nella parte inferiore era circondato di vipere e lanciava fiamme dagli occhi Dopo un lungo combattimento con Zeus, Tifone fuggì attraverso il mare di Sicilia; Zeus gli lanciò contro l'Etna; la lava che fuoriesce dall'Etna, sarebbe vomitata dal mostro
Tritone Animale marino con torso umano e coda di pesce; figlio del dio del mare Poseidone e di Anfirite, aveva la capacità di alzare e placare le onde del mare con la sua conchiglia; in leggende successive è il nome generico con cui ci si riferisce alle divinità marine Salvò gli Argonauti quando una tempesta condusse la loro nave sulla costa libica

-Mitologia grecia- -1- gli dei dell'antica grecia

Gli antichi greci, nel loro tentativo di spiegare e capire l’universo e la natura, inventarono storie, note come miti. Queste favole spiegavano tuttosulle storie degli dei che erano incarnazioni di potenze della natura o altri aspetti di vita sociale. Questi dei avevano difetti umani (avidità, gelosia, collera, ecc...) come anche forze sovrumane. Erano sia corretti tra di loro e con gli esseri umani e sia estremamente trasgressori e imprevedibili. Gli dei greci erano archetipi che rappresentavano aspetti idealizzati del complicato spirito umano.

Queste sono alcune delle principali e piú famose figure mitiche, nel tentativo di spiegare il passato mitico della Grecia, che é molto interessante per ogni visitatore che vuole visitare e capire i luoghi antichi.


Zeus
Tous ce qu'il faut savoir sue la mitologia grecquePadrone dei cieli e re di tutti gli dei, Zeus é il piú famoso dio antico. Veniva ammirato in tutte le parti della Grecia e le persone lo amavano e avevano paura di lui.

Era il figlio piú piccolo di Crono e di Rea; visto che lui era il governatore supremo, era rappresentato come una personificazione della legge, la giustizia e la moralità che l’avevano reso il capo spirituale per gli dei e gli umani.

La sua arma erano i fulmini che usava contro chiunque lo disobbediva. Zeus controllava i fulmini, i lampi e la pioggia che l’avevano reso anche dio del Tempo.

Zeus era sposato con Era, ma era famoso per le sue molteplici infedeltà, rendendolo il primo marito più infedele nella storia.
Poseidone
Il signore del mare, è il secondo a Zeus come potenza. La sua arma è il tridente, che usa quando è molto arrabbiato per picchiare il terreno causando terremoti, annegamenti e naufragi.

E’ una divinità sempre di cattivo umore e litigioso, spesso veramente violento, arrabbiato e furioso dalla collera; inoltre alcune volte può diventare un vero aiuto per coloro che glielo chiedono. E’ uguale a suo fratello, Zeus, Poseidone è la materializzazione della virilità, ha molti amori, inoltre numerosi figli. La sua prima moglie fu la Neraida Anfitrite (ninfa del mare) con la quale ebbe un figlio Tritone, mezzo uomo e mezzo pesce.

Anfitrite fu una delle 50 figlie, nate dall’unione della ninfa oceanica Doris (figlia di Oceano e Thetis) e il vecchio uomo di mare, Nireo (figlio di Ponto, figlio di Gea). Altre amanti di Poseidone furono Medusa (una delle tre Gorgone) con la quale concepì Crisaor e Pegaso (un cavallo alato); rapì Caenis (la quale dopo il suo rapimento chiese al dio di trasformarla in un uomo invincibile Caeneus), Amimone e Aethra la quale partorì il famoso Teseo (un re di Atene, l’eroe che uccise il Minotauro a Creta).

Altri figli di Poseidone erano Eumolpo, Polifemo, Orion(una costellazione porta il suo nome in onore delle sue capacità di cacciatore), il re Amicus, Proteo (una divinità per le profezie riguardanti il mare), Agenore (padre di Europa), Belus, Pelias,e Busiris il re dell’Egitto.
Ade
Fratello di Zeus, è il signore del mondo dei morti. Ade è un dio avido e ricco (dei metalli preziosi estratti dalla terra).

Il suo simbolo è uno scettro e l’elmetto che i ciclopi gli diedero per farlo diventare invisibile ogni volta che lo desiderava. Ade è assistito da vari aiutanti demoniaci come Tanathos (personificazione della morte), Ipnos (il fratello gemello di Tanathos, la personificazione del sonno), Caronte (portatore dei morti il quale prende le loro anime sul suo battello per attraversare il fiume Acheronte e passarli all’altra sponda, nel regno di Ade) e Cerbero (il drago a tre teste dalle sembianze di un cane che fa il guardiano alle porte dell’altro mondo).

Le feroci Erinie vendicatrici degli ingiusti erano le sue ospiti preferite. Il regno di Ade è diviso in due regioni : Erebo, dove le anime dei morti arrivano appena muoiono, e Tartaro la regione più profonda.

Molti eroi della mitologia greca sono discesi nel regno di Ade, sia per chiedergli qualcosa, sia come anime morte, sia per tentare di liberare qualcuno di loro.
Estia
E’ la sorella maggiore di Zeus, dea della casa e della vita domestica: è un dea vergine e la più gentile e caritatevole di tutti gli dei dell’Olimpo. Nella mitologia greca non ha nessun ruolo.
Ira
E’ la sorella e moglie di Zeus. Regina degli dei dell’Olimpo ed è pure padrona del matrimonio e della nascita. Zeus dopo aver tentato di sedurla senza successo, si trasformò in un cucco malato; Ira si prese cura dell’uccello e lo pose tre le sue braccia per riscaldarlo, allora Zeus d’improvviso riprese le proprie sembianze e la rapì.

Lei lo sposò per coprire la sua vergogna. Ira partorì Ifesto (Vulcano, dio del fuoco e dei vulcani), Ebe (dea della giovinezza) ed Aris (Marte, dio della guerra). La maggioranza dei racconti mitologici che riguardano Era, parlano della sua gelosia per le varie infedeltà di Zeus.

Ogni volta che scopre uno degli amori del marito diventa molto furiosa e si vendica e punisce le sue rivali e i loro figli. Per questo Zeus inventa diversi stratagemmi per nascondere le sue amanti e i loro figli illeggittimi. Gli elementi distintivi di Era sono un diadema ed un velo. Viene descritta e disegnata come una donna maestosa e solenne.
Marte
E’ il dio della guerra, è molto robusto, alto e inoltre crudele e sanguinario; non è mai codardo e non ha paura di niente e si butta nella battaglia portando Dolore, Panico, Oblio e Carestia e quando si ferisce corre da suo padre Zeus per essere curato.

Ira e Zeus sono ambedue quasi disgustati dal loro figlio. Il mito dice che quando Marte scoprì insieme Afrodite e suo fratello Ifesto, Afrodite lo fece diventare ridicolo in pubblico.
Athena
Athena, o Pallas-Athena, è la dea vergine della sapienza, guerra, attività intellettuali, giustizia, arte e letteratura; è una delle più famose dee della mitologia greca.

Era nata in una maniera molto originale: Zeus innamorato di Metis, una Titana della sapienza e della conoscenza, dopo averla rincorso per molto tempo riuscì a farla innamorare. Metis restò incinta ma un oracolo disse a Zeus che il suo primo bambino sarebbe stato una ragazza e il secondo sarebbe stato un ragazzo che avrebbe spodestato Zeus come era successo a suo padre Crono e a suo nonno Urano.

Per evitare questa profezia, Zeus, mangiò Metis (si dice che lei fosse la sorgente della sapienza di Zeus, avvisandolo dalla sua pancia). Dopo un pò, Zeus cominciò ad avere un terribile mal di testa.

Avvisato da Mercurio, Ifesto prese un’ascia e aprì la testa di Zeus. Athina venne fuori da questa, completamente armata e portando anche il suo elmetto. A causa di ciò divenne la figlia preferita di Zeus che, le permise di usare le sue armi, compresi i fulmini.
Apollo
Apollo é il dio della musica (deliziava chiunque suonando la sua lira dorata), il dio della guarigione, il dio della luce e della verità, l’Arciere (era un esperto di tiro all’ arco e anche un eccellente atleta) e il dio della profezia (Delfi era dedicato ad Apollo).

É il figlio di Zeus e di Leto (figlia dei Titani Febe e Coeus) e la sua sorella gemella é Artemide, la dea della caccia e della selvaggina.

Secondo la mitologia quando Era scoprì l’infedeltà di suo marito con Leto, forzò l’amante di Zeus a vagabondare sulla terra per trovare un posto dove partorire; Ira aveva proibito a Leto di andare ovunque sulla terra, sulle isole e sul mare; l’unico posto per Leto in cui andare era Delos, che era un’isola galleggiante non considerata come parte della proibizione di Ira.

Leto partorì Apollo ed Artemide; da allora Delos divenne uno dei santuari più importanti dedicati ad Apollo. L’albero di Apollo era l’alloro; il suo uccello era il corvo e il suo animale il delfino
Afrodite
Afrodite è la dea dell’amore, del desiderio, del sesso e della bellezza.
Ci sono due versioni riguardo la sua nascita: la prima dice che lei era nata dai genitali di Urano gettati da Crono quando sommerse suo padre; da questi importanti genitali uscì della spuma (in greco afros) e da essa, Afrodite si svegliò.

La seconda versione sulla nascita della dea proviene da Omero, che diceva che la dea era figlia di Zeus e della dea Dione. Dopo la nascita di Afrodite, Zeus, timoroso che tutti gli dei si sarebbero battuti per lei la diede in sposa a Vulcano che era il più costante tra gli dei e che le aveva fatto in regalo una magica cintura d’oro; lei la indossava sempre e nessuno poteva resisterle.

Afrodite aveva molti amanti tra i quali sia mortali sia dei. Il suo amante più famoso tra i mortali era il meraviglioso e prestante Adone. I suoi figli erano Eros (il dio dell’amore e del desiderio sessuale, figlio di Aris), Anteros (il dio del ricambio e dell’amore che punisce quelli che non ricambiano), Imeneus (figlio di Dioniso, dio del matrimonio) ed Enea (un amante troiano, fondatore della cultura romana, figlio di Afrodite e dell’amante troiano Anchise).

L’albero di Afrodite è il mirto; i suoi uccelli sono il colombo, il cigno e il passero. E’ sempre accompagnata dalle tre Grazie, Aglea (Slendore), Efrosine (Mirto) e Talia (Buon umore), che sono le personificazioni del fascino e bellezza nella natura e vita umana. Una festa in onore della bella dea si svolgeva in varie parti della Grecia, specialmente a Corinto e ad Atene; nel corso della festa, la sacerdotessa aveva rapporti con uomini per mostrare la sua adorazione per la dea Afrodite.
Mercurio
Mercurio è il più intelligente di tutti gli dei olimpici ed è messaggero degli dei; per questo porta dei sandali dorati e alati, un cappello alato ed un’asta magica.

E’ il dio del commercio e dei ladri, la guida alle anime dei morti verso il mondo sotterraneo ed è quello che porta sogni ai mortali. Aveva inventato la lira, la scala musicale, l’astronomia, i pesi e le misure.

Mercurio è figlio di Zeus e della ninfa Maia(una delle sette figlie di Atlas e Plione).Come molti dei, Mercurio ha anche relazioni amorose con dee, ninfe e mortali. Pan, mezzo uomo e mezzo caprone, nacque dalla sua unione con Driope (la figlia del re Driops). Anche Abderus era suo figlio; era il compagno dell’eroe Ercole.

Ermafrodite era nato dall’unione di Mercurio e di Afrodite ed era una divinità androgena. Mercurio era adorato in tutta la Grecia, specialmente in Arcadia; i festival in suo onore erano chiamati Ermea.
Caos
E il primo dio Greco, l’abisso oscuro dal quale nacquero tutte le cose. E il padre della Terra, e madre della dea Gea.
Gaïa
Madre della Terra e figlia del dio Caos, diede vita lei sola a Urea (montagne), Pontus(mare) e Uranus, Padre dei Cieli, che lei amava; dalla loro unione nacquero i Titani, i Ciclopi e le Ecatonchires
Uranus o Uranos
FFiglio di Gea che divene il suo amante e suo marito. Lui, spaventato dai grandi poteri dei suoi figli, li nascondeva nelle profondita di Gea; lei arrabbiata chiese a uno dei suoi figli, Crono di aiutarla a liberare i suoi fratelli e sorelle. Cronos si nascose durante la notte e taglio i genitali di suo padre e li butto. Dal sangue che scorreva da questa ferita nacquero le Erinies (le Furie, punitrici del male) i Giganti (giganti mostruosi che furono sepolti sotto ai vulcani, creando l’esplosione della terra e i terremoti). Si dice anche, in altre versioni di mitologia, che Crono avesse gettato i genitali di Urano nel mare e dalla schiuma creatasi fosse nata la dea della bellezza e dell’ amore, Afrodite.
I Ciclopi
Figli di Gea ed Uranus, Bronte, Sterope e Arge erano giganti con un solo occhio nel mezzo delle loro fronti; erano forti e violenti ed esperti lavoratori del metallo, costruirono i fulmini di Zeus, il tridente di Poseidone e il Casco dell’oscurita di Ade. Erano prigionieri mantenuti nelle profondita di Gea, dal loro padre Urano che odiava tutti i suoi figli. Una volta Crono, un titano, sconfisse Urano, libero i suoi fratelli i Ciclopi ma in seguito impaurito di perdere i suoi poteri, li mando nel Tartaro ( luogo di punizione dell’ Ade). I Ciclopi poi liberati da Zeus, lo aiutarono a distruggere i Titani nella Titanomachia; per ringraziarli, Zeus li invito a vivere sull’Olimpo dove diventarono aiutanti di Efesto. La seconda generazione dei Ciclopi erano i figli del dio del mare, Poseidone e vivevano in Sicilia; il piu famoso di loro e Polifemo che fu accecato da Ulisse che riusci a sfuggire (il Ciclope imprigiono Ulisse e suoi uomini). Poseidone infuriato dal gesto di Ulisse, si vendico affondando la sua nave e affogando tutti i suoi uomini.
I Titani
Titani erano personificazioni delle forze della natura; erano dodici giganti (sei maschi e sei femmine), figli di Gea e Urano. Ogni figlio si sposo ed ebbe figli con una delle sorelle: Coeus con Fivi, Crios con Mnemosine (incarnazione della memoria e sedotta da Zeus), Iperione con Tia, Oceano con Thetis e Crono con Rea. Lapetus e Themis non si sposarono ma lei era innamorata di suo nipote Zeus, e Lapetus sposo la ninfe Climene (figlia di Oceano e Thetis).
Coeus e Fivi
Essi diedero vita a Leto e Asteria (Stelle). Fivi possedeva l’oracolo a Delfi, prima di darlo a suo nipote Apollo .
Lapetus e Climene
I loro figli erano Atlas (il famoso dio che teneva la terra sulle sue spalle), Menotius, Protempo (il famoso dio che rubo il fuoco agli dei e per questo fu incatenato sul monte Caucaso per l’eternita mentre un’aquila gli mangiava il fegato, fino a che Ercole lo libero) e Epimeteus.
Themis e Zeus
Themis e una dei Titani, figlia di Urano e Gea ed e madre di Hore, (Eunomia, ordine, Dike, giustizia, e Irene, pace, dea della natura e dell’ ordine) e madre di Mira (Cloto, Lachesis, e Atropo, controllori del destino).
Mnemosine e Zeus
Dalla sua unione con Zeus, Mnemosine diede vita alle Muse (ispirazione di tutti gli artisti e gli ingegneri; esse sono Clio, musa della storia, Urania, musa dell’ astronomia, Melpomene, musa della Tragedia, Thalia, musa della Commedia, Terpsicore, musa della Danza, Calliope, musa della Poesia Epica, Erato, musa della Poesia d’Amore, Euterpe, musa della Poesia Lirica, e Polimnia, musa delle canzoni agli dei).
Oceanus e Thetis
Oceanus e l’incarnazione dell’ oceano e con sua moglie, Thetis era il padrone dei fiumi, e delle ninfe dei fiumi, le Oceanide (sorgenti, laghi e bacini).
Cronus e Rea
Cronus e Rea sono la coppia piu famosa dei Titani. Diedero vita ai primi dei dell’Olimpo, Demetra (la Dea della fertilita), Ade (dio e padrone della morte, governatore del mondo sotterraneo), Era (dea del matrimonio e della nascita), Estia (dea della vita domestica), Poseidone (dio del mare) e Zeus (Re del Monte Olimpo, dominio di tutti gli dei). Crono impaurito di essere detronizzato dai suoi figli, ingoiava tutti i suoi neonati. Solo Zeus scappo, con l’aiuto di Gea e di sua madre Rea che diede a Crono una pietra avvolta nei panni per ingoiarla al posto del suo bambino. Zeus fu nascosto in una grotta a Creta. Quando divenne adulto, ritorno nel dominio di suo padre e lo uccise, facendolo sputare tutti i fratelli e le sorelle che aveva ingoiato.
Le Ecatonchires
Figli di Urano e Gea, i loro nomi sono Cottus, Briareus, e Gige. Erano giganti con 100 braccia e 50 teste. Aiutarono Zeus a sconfiggere i Titani.